06.05.2023
“Mezzanotte e sette minuti. Il cane era disteso sull’erba in mezzo al prato di fronte alla casa della signora Shears.”
Di cosa parla
Christopher Boone ha quindici anni e soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo. Il suo rapporto con il mondo è problematico: odia essere toccato, detesta il giallo e il marrone, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l’espressione del viso delle persone, non sorride mai… In compenso, adora la matematica, l’astronomia e i romanzi gialli, ed è intenzionato a scriverne uno. Si, perché da quando ha scoperto il cadavere di Wellington, il cane della vicina, non riesce a darsi pace. E gettandosi nel “caso” con la stessa passione del suo eroe Sherlock Holmes, finisce per portare alla luce un mistero più profondo, che gli cambierà la vita e lo costringerà ad addentrarsi nel mondo caotico e rumoroso degli altri.
L’analisi del Gruppo Lettura
Una storia intensa che, anche se con un protagonista adolescente, ha suscitato alcune riflessioni interessanti e in cui molti si sono riconosciuti. Perché, in fondo, tutti noi abbiamo delle fissazioni, non ci piacciono alcune cose e facciamo fatica a capirne altre. Ma il giovane Cristopher ha insegnato a tutti cosa sono la determinazione e la coerenza e cosa vuol dire davvero affrontare le proprie paure con coscienza e soprattutto senza perdere di vista la logica.
E’ toccante la descrizione della realtà che circonda Christopher e di come lui la percepisce.
La madre si dimostra umana, anche nella sua scelta, perché è riuscita ad esternare e ad ammettere le sue fragilità.
L’aspetto più straziante è l’impossibilità di un contatto fisico, di un abbraccio.
Christopher ha una tempesta dentro.
C’è uno studio geniale sul personaggio da parte dell’autore.
Lo potete trovare in LIBreria.
Titolo: Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte
Autore: Mark Haddon
Traduttore: Paola Novaresi
Editore: Einaudi
Anno di edizione: 2014
Pagine: 248
Formato: Brossura