10.05.2017

Mercoledì al cubo (28): Apri bene gli occhi

“Tutto sembra sparire sotto la neve.
Ma guarda bene…
Vedi la volpe? Vedi il cavallo?
Vedi il grande uccello in equilibrio su una zampa sola?
Scopri TUTTO quello che è BIANCO.
Ma dove va papà Coniglio, così di fretta, sotto la neve?”

Quando iniziamo a leggere le storie ai bambini sveliamo i trucchi necessari per acchiapparle, mangiarle e gustarle al meglio. Perciò: occhi spalancati, orecchie pulite e ben aperte, naso libero (eventuali starnuti farli subito) e bocca chiusa (aperta solo per chi ha il raffreddore). Quando abbiamo avuto in mano “Apri bene gli occhi” di Babalibri ci è piaciuto subito, perché prima di vedere ed osservare le illustrazioni il libro ci chiede di chiudere gli occhi e di immaginarle nella mente:


Prima di tutto, chiudi gli occhi.
Immagina un paesaggio di campagna.
Ora immagina che nevichi.
Il terreno si ricopre di bianco
Gli alberi diventano bianchi.
Tutto è BIANCO.
E adesso…
apri le pagine
apri bene gli occhi

Ma non siamo state le uniche ad aver messo… gli occhi su questo albo. La nostra insegnante di fiducia, dopo la lettura, ha ben pensato di realizzare una bellissima attività con i bambini della scuola materna.

I “miei” bambini hanno ascoltato molto bene il consiglio “apri bene gli occhi” dato da Ramadier& Bourgeau! Hanno aperto così bene gli occhi che, ad ogni pagina, hanno notato cambiamenti e particolari ben prima di sentirseli leggere. Hanno notato il paesaggio cambiare, non solo per i colori che di volta in volta si aggiungevano, ma anche  per le sensazioni da questi suscitate. 
Hanno ipotizzato che quello rappresentato fosse un “disegno lungo lungo, che va avanti nelle pagine, perché nel bianco c’è un pezzo di lago che poi va avanti nel blu, e poi anche nel verde; e nel giallo c’è la fattoria, e va avanti nel rosso e nel marrone. Nel nero boh, non si vede niente!”
Allora ho proposto di fare anche noi un paesaggio “che va avanti”, facendo ognuno un disegno che potesse poi essere unito a quello di un compagno, per mezzo di un particolare, di un colore, di un animale che si potesse trovare in tutti i loro disegni. Ma loro hanno fatto una proposta diversa, che io ho accolto: un unico lungo elaborato, per il quale mi hanno chiesto solo di tracciare una linea, “delle colline, come quelle del libro”. Così ho unito con il nastro adesivo i fogli necessari a realizzare “la striscia” ed ho disegnato “la linea delle colline”. 

I bambini si sono poi sdraiati a terra ed ognuno di loro si è scelto un posticino per realizzare il proprio paesaggio. 
Questo è il risultato di un lavoro di gruppo, ma individuale!




Qui la versione di Apedario
Qui la versione di Scaffalebasso

Apri bene gli occhi
Ramadier& Bourgeau
traduzione di
Babalibri
2017
da 5 anni

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