04.02.2015

Mercoledì al cubo (4): IL LEONE E L’UCCELLINO

Un albo illustrato che ci ha emozionato molto, fin dalle prime volte che lo abbiamo sfogliato, e che abbiamo utilizzato spesso. Ne parliamo volentieri anche oggi per la rubrica Mercoledì al cubo. 
Una tenera storia di amicizia tra un piccolo uccellino ferito ed un leone che decide di curarlo e tenerlo con sé. Il tempo passa e lentamente l’uccellino si rimette in forza e riacquista la capacità di volare. E’ giunto il momento per lui di raggiungere i suoi simili e, nonostante l’amore che il leone gli ha dimostrato, quando arriva l’autunno si riunisce allo stormo e se ne va. A primavera però un suono ritorna, forse un verso che il leone riconosce essere del suo amico…
Un albo decisamente fuori dagli schemi, che predilige lunghi silenzi e attese (ci sono intere pagine bianche che alludono alla riflessione, alla pazienza e al silenzio), ma che tra le sue pagine parla di moltissime cose. Innanzitutto di amicizia: addirittura tra un leone e un uccellino, due animali totalmente diversi per dimensioni, carattere e specie; bella, bellissima la scelta di far incontrare due esseri così diversi, di rendere il leone quasi “umanizzato”, con la sua tenuta da contadino, la sua casa accogliente, la sua capacità di prendersi cura di un essere indifeso e ferito che ha bisogno di lui. E poi parla del tempo che scorre, scandito dalle foglie degli alberi che cadono e si rigenerano, dai lavori che si eseguono nell’orto nella diverse stagioni, dai pomodori che crescono durante tutta un’estate, dal riposo invernale, dai colori che mutano ad indicare chiaramente il trascorrere delle stagioni.
Il formato è simile a quello di un libro “tradizionale” e decisamente lungo. Ma in realtà si presta molto bene ad una lettura a voce alta: i colori delicati, le pochissime selezionate parole, gli spazi bianchi catturano e coinvolgono i piccoli ascoltatori, che ammirano stupiti le illustrazioni e trattengono il respiro al comparire delle pagine bianche: “E’ finito?”, “E’ tutto bianco?”, “La neve ha coperto tutto!”.
Trovate qui e qui e qui le precedenti puntate della rubrica.

La versione di Apedario
La versione di Scaffalebasso

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