11.10.2012

Biblioburro 14° ep.

Rispondo con un libro italiano, collega, e che affronta un tema tutto italiano, la mafia, nell’anno in cui ricorre il ventennale delle stragi in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.


Sono Rita Atria e ho diciassette anni. Sono cresciuta a Partanna. E ora vivo a Roma. Il perché, Gabriele, proprio non posso dirtelo. (…)
Sono dovuta andare via da casa mia. E ora vivo qui, con Piera.
E’ bella Roma, ma non è ancora la mia città.
Mio padre era un brav’uomo.
Ho sempre pensato che essere un uomo d’onore significa essere un brav’uomo. Adesso mi dicono che non è così.

La storia vera e poco nota di Rita Atria, la più giovane testimone di giustizia italiana, che sceglie di collaborare con lo “zio Paolo” raccontando quello che sa sulla mafia, il Mostro.

Andrea Gentile è bravo a raccontarla senza pietismi, con rispetto e passione, facendola diventare un romanzo ispirato però a fatti realmente accaduti e tratti dal diario della giovane.
I ragazzi devono leggere questo libro, per conoscere la storia di Rita e per capire, perché solo in questo modo potranno riconoscere il Mostro e combatterlo. “Dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi”, così scriveva Rita nel suo tema d’italiano agli esami di stato.

Volevo nascere vento. Storie di Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino
Andrea Gentile
Mondadori (contemporanea)
2012, pp.156
da 12 anni

Un altro titolo che affronta lo stesso tema:

Da che parte stare. I bambini che diventarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Alberto Melis
Piemme, Il battello a vapore (Storie di oggi)
2012, pp.128
da 10 anni


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